domenica 28 ottobre 2007

Segnali generati dalle valvole.

Come noto le valvole distributrici hanno lo scopo di guidare il flusso dell’aria compressa cha arriva all’attacco 1. Tale flusso di aria indirizzato dalla valvola è detto segnale pneumatico.
Se questo segnale di pressione viene utilizzato per comandare la commutazione di un’altra valvola si dice segnale di comando (fig. 1).
Se il segnale alimenta la camera di un attuatore, facendo muovere ad esempio lo stelo di un cilindro, allora è detto segnale di potenza (fig. 2).
Un circuito di automazione pneumatica per svolgere a pieno il suo compito deve utilizzare sia segnali di comando sia segnali di potenza, quindi esso deve contenere sia circuiti di comando sia circuiti di potenza i quali, negli schemi, vengono indicati rispettivamente con linea tratteggiata e linea continua. Vista la diversa funzione, i segnali di comando sono, in genere, a bassa pressione (pc = 2 bar circa) mentre quelli di potenza ad alta pressione (pp = 6-8 bar circa). In entrambi i casi, comunque, la pressione effettiva dipende sempre dalle indicazioni sulle caratteristiche di esercizio delle valvole e degli attuatori.


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sabato 20 ottobre 2007

Introduzione.

Questo blog è dedicato allo sviluppo dei contenuti riguardanti L'Unità F4 della Programmazione didattica ovvero la tecnica dei circuiti pneumatici applicata a semplici problemi di movimentazione. Il taglio scelto per le argomentazioni è molto pratico allo scopo di farvi comprendere meglio l'utilizzo dei circuiti pneumatici elementari. L'anno passato, i miei alunni di seconda si sono appassionati molto all'argomento trattato con queste modalità e spero che in qualche modo possa servire anche a voi.

Partiremo da casi reali che diventeranno via via più complessi e cercherò di descrivere alcune soluzioni possibili per la movimentazione mediante semplici circuiti pneumatici.


Mi sembra importante, e non superfluo, precisare che gli argomenti trattati in questo blog sono una semplice introduzione all'automazione industriale mediante circuiti pneumatici (come chiaramente indicato dal nome del modulo F) visto che la trattazione è indirizzata ad alunni del primo biennio professionale meccanico.

Per approfondimenti si rimanda alla letteratura specializzata.

Vista la collocazione della Unità F4 nel Modulo F, per affrontare questa unità devi possedere i seguenti prerequisiti:


  • Conoscenza del concetto di pressione di un gas;
  • Conoscenza dei componenti circuitali per la generazione, condizionamento e distribuzione dell'aria compressa e la loro funzione;
  • Conoscenza e capacità di distinguere le diverse valvole distributrici e la loro simbologia;
  • Conoscenza della funzione dei regolatori di flusso;
  • Conoscenza e capacità di distinguere le funzioni degli attuatori lineari e la relativa simbologia.

I contenuti di questa unità dudattica sono:

o Segnali generati dalle valvole: segnali di comando e segnali di potenza.
o Schemi pneumatici semplici.
o Principali funzioni logiche: OR, AND, YES e NOT, tabelle di verità e componenti circuitali corrispondenti.
o Cicli automatici: Diagramma delle fasi, schema del circuito e realizzazione di un ciclo automatico.

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lunedì 15 ottobre 2007

Programmazione didattica.

In genere introduco il modulo di pneumatica nella programmazione didattica del secondo anno nel corso per operatore meccanico. Riporto brevemente di seguito una traccia della programmazione annuale.

Programmazione didattica per una II IPIA
ad indirizzo Operatore Meccanico

Modulo A: Norme antinfortunistiche.
- UD A1: Prevenzione e infortuni in officina.
- UD A2: Cenni sulla Direttiva Macchine.

Modulo B: Stato delle superfici, tolleranze e collaudi.
- UD B1: Rugosità e zigrinature.
- UD B2: Tolleranze dimensionali.
- UD B3: Tolleranze geometriche (Cenni).
- UD B4: Sistemi di tolleranze per le filettature (Cenni).
- UD B5: Misure e collaudi.

Modulo C: Lavorazioni per asportazione di truciolo.
- UD C1: Caratteristiche di taglio degli utensili.
- UD C2: Tecniche di fissaggio.
- UD C3: Cicli di lavorazione.

Modulo D: Lavorazioni per deformazione plastica.
- UD D1: Processi produttivi.
- UD D2: Processi di lavorazione della lamiera.

Modulo E: Introduzione alle macchine CNC.
- UD E1: Struttura di una macchina CNC.
- UD E2: Matematica del Controllo Numerico.
- UD E3: Funzioni e programmazione ISO.

Modulo F: Introduzione alla automazione - Principi di pneumatica.
- UD F1: Aria e Principi fisici dei gas.
- UD F2: Generazione e distribuzione dell’aria compressa.
- UD F3: Utilizzazione dell’aria compressa.
- UD F4: Tecnica dei circuiti pneumatici.

martedì 9 ottobre 2007

Benvenuti!

Benvenuti nel mio Blog!
Appena due parole per chiarire la scelta del titolo.
La motivazione principale sta nel tema stesso del blog e cioè l’“Utilizzo della multimedialità nella didattica”. L'altra nella voglia di dare un tocco di originalità al mio lavoro. Ho pensato quindi che sarebbe stato perfetto racchiudere in una sola parola i due termini MULTIMEDIALITA' e DIDATTICA cercando di trovare un termine che ne trasmettesse, con un po’ di fantasia, entrambi i significati. MULTIMEDIATTICA poteva andar bene. Una macedonia! Un termine che, secondo me, soddisfava entrambi gli obiettivi.
Ma questo termine non esiste - ho pensato. Perché non utilizzarlo allora? Più originale di così!

Dopo questa breve introduzione mi presento.

Mi chiamo Gianluca Ferraro e sono un ingegnere meccanico. Al momento insegno in un Istituto Superiore e frequento il biennio di specializzazione SILSIS presso l'Università di Bergamo.

Fare l'insegnante oggi.

Il mio primo giorno a scuola (da insegnante intendo) è stato traumatico. Pensavo di dovermi comportare come i miei professori al Liceo e che i miei alunni si sarebbero comportati come mi comportavo io con i miei professori.
Niente di più sbagliato!

La Multimedialità nell'insegnamento.

Mi sono reso conto col tempo che quando porto in aula il mio notebook l'attenzione dei miei alunni raggiunge livelli impensabili in condizioni "normali". Una presentazione in Power Point mi permette in un'ora di fare più che in dieci ore di lezione frontale. La multimedialità rappresenta quindi un potente mezzo a disposizione degli insegnanti, ma senza che questa prenda il sopravvento sulla tradizionale lavagna come, purtroppo, avviene sempre più spesso in ambiente universitario.
Benvenuta multimedialità e addio gessetto e lavagna? Assolutamente no! Sono convinto che le due scuole di pensiero possano convivere pacificamente integrandosi a vicenda.

Cosa intendo fare col mio blog?

Cercherò di proporre una serie di lezioni sulla Tecnica dei circuiti peumatici contestualizzando il tutto in una classe Seconda IPIA ad indirizzo meccanico.